Delicati inchini,
in teneri sorrisi
di intricati chiaroscuri,
quei rami
salutano
solitarie figure.
Vivaci spiragli
di vibrante luce,
lungo il cammino
l’eco remoto
di gocce di pioggia.
Nel caldo oro
del tiepido pomeriggio,
armonie di canti
tra i bassi cespugli,
bagliori di foglie.
I passi smarriti
nel leggero oblio,
tra il sussurro
di quelle fronde
che l’orizzonte schiude.
Persa.
Nel morbido abbraccio
di quei mille rami.
Cullata
dal quieto rincorrersi
di infinite ombre.